COPIARE DALLA LAVAGNA E’ DAVVERO COSI’ SEMPLICE?

Copiare, copiare alla lavagna in particolare, è considerata la più semplice tra le attività scolastiche, tanto che si tende ad attribuire distrazione e mancanza di volontà a quegli alunni che hanno difficoltà a farlo, senza considerare che potrebbero non aver sviluppato le abilità necessarie per svolgere tale compito.

Questa spiegazione ci riporta all’idea ingenua che la copiatura non richieda alcuna abilità e di conseguenza implica l’assunzione che tutti i bambini sappiano copiare.

In realtà copiare è un’abilità che, partendo da predisposizioni innate, si sviluppa attraverso processi di apprendimento implicito e quindi, se questo non succede, o succede in misura ridotta, nessuno si accorge della difficoltà nello sviluppo dell’abilità, fino a quando questa non diventa indispensabile a scuola.

Abilità coinvolte nella copiatura dalla lavagna

• Competenze linguistiche: se un bambino deve copiare lettera per lettera perché non ha difficoltà nella scrittura, impiegherà molto più tempo rispetto agli altri studenti.
• Memoria di lavoro: uno studente con scarsa memoria di lavoro potrebbe non essere in grado di conservare le informazioni nella sua testa abbastanza a lungo da metterle per iscritto.
• Presa della matita: uno studente con una scarsa prensione della matita può impiegare più tempo a scrivere, affaticarsi più facilmente, essere inefficiente o realizzare una scrittura illeggibile.
• Rappresentazione mentale: capacità di ricostruirsi una rappresentazione mentale del modello da copiare, sia esso una figura, un numero o una parola
• Coordinazione occhio-mano: necessaria per scrivere, tenere il foglio dritto, spostare la testa e gli occhi per mettere a fuoco a distanze diverse.
• Attenzione visiva: lo studente deve rimanere concentrato visivamente sul testo alla lavagna e su quello sul quaderno, senza cedere alle distrazioni (rumori, luci ecc.)
• Percezione visiva: un bambino che non riesce ad elaborare correttamente ciò che è scritto davanti a sé avrà difficoltà a copiarlo.
• Integrazione visuo-motoria: per la copia di forme, lettere e parole
• Movimenti oculari: in classe, la maggior parte dei compiti di copia richiede che il bambino guardi un modello posizionato verticalmente (la lavagna) e copi su qualcosa posizionato su una superficie orizzontale (il banco). Allo stesso tempo, il bambino deve guardare qualcosa posto lontano e copiare su un foglio posizionato vicino. Questa di per sé è un’abilità molto complessa e se presente una convergenza o divergenza oculare la situazione si complica ulteriormente.

Come vede la lavagna un bambino con problemi nella visione

         Visione normale      

     Visione sdoppiata della scritta 

Visione confusa della scritta 

Le fasi della copiatura dalla lavagna:

Distinguere accuratamente la forma delle diverse lettere. Riconoscere il contenuto non familiare, contando la qualità della scrittura a mano del docente => Percezione visiva e visuospaziale

Decidere quante parole, sillabe, lettere immagazzinare nella memoria a breve termine  => Memoria

 Distogliere lo sguardo dalla lavagna e posizionarlo sul quaderno => Movimenti oculari

Scrivere sul quaderno stando attento all’impaginazione, ortografia e grafia => Percezione visiva, integrazione visuo-motoria, abilità grafo-motorie

Concentrarsi sulle ultime parole copiate sulla pagina del quaderno =>  Memoria visuo-spaziale

Ritrovare l’ultima parola copiata dalla lavagna per continuare la lettura => Memoria di lavoro

Quando copiare dalla lavagna è una difficoltà

Un bambino dislessico (o uno del primo anno di scuola primaria), che non è in grado di leggere l’intera parola, ma decifra lettera per lettera, che sforzo farà per copiare una parola o una breve frase dalla lavagna?

Come suggerisce il Prof. Giacomo Stella, proviamo a metterci nei panni di un dislessico copiando una breve frase

scritta in cirillico.  Scopriremo che, dovendo copiare una lettera per volta, spesso perderemo il segno e che, non riuscendo a ritrovare il punto lasciato poco prima, molto probabilmente ogni tanto salteremo qualche lettera o qualche parola. Se immaginiamo che in classe ci siano bambini che conoscono perfettamente il cirillico scopriremo che saranno più veloci di noi e che, nel momento in cui l’insegnante cancellerà le righe sulla lavagna noi saremo rimasti indietro.

Questo è quello che TUTTI i giorni prova un bambino con difficoltà nella copiatura dalla lavagna.

Proposte per alleggerire il lavoro ai bambini:

• Fornire fotocopie delle lezioni, in modo che lo studente copi due modelli di punti vicini su superfici orizzontali. In alcuni casi può risultare ottimale evitare in toto la copiatura incollando la fotocopia sul quaderno

• Elevare la superficie di scrittura del banco utilizzando una tavola inclinata per fornire una superficie verticale (lavagna) ed una obliqua (banco) 

• Voce per supportare la memoria

Ripetere tra sé e sé le parole da copiare mentre si guardano per facilitare la memorizzazione.

Sarebbe molto utile se gli insegnanti ripetessero ad alta voce le righe che hanno appena scritto alla lavagna e non la riga che stanno scrivendo.

• Guida per le dita

Per gli studenti con difficoltà spaziali, sarà utile insegnare loro a tenere il dito che non scrive puntato verso il punto della pagina a cui gli occhi devono ritornare quando dalla lavagna vanno a fissare il quaderno.

Sulla lavagna possono essere utilizzati colori diversi per le sezioni di testo (e lo sfondo) per aiutare gli alunni a tenere traccia di dove devono arrivare.

• Cancellare le parole sulla lavagna man mano che i bambini procedono per tenerne traccia

• Far rileggere frequentemente il bambino per individuare le omissioni di parole, righe o altri tipi di errori

• Far spiegare al bambino ciò che ha copiato con parole proprie per capire se ne ha compreso il contenuto.

• Proporre frequenti e brevi pause al bambino.

Sitografia: www.giuntiscuola.it